L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE ORALE
Il fatto che ci siano dei giovani e giovanissimi attori (under 30) interessati alla tradizione orale, valore da recuperare nel rapporto con i piccoli, ci conferma dell’importanza del racconto orale che “fisicamente” viene trasmesso da persona a persona, con il contatto della voce e della presenza qui ed ora del narratore, senza intermediari tecnologici. Se irrinunciabili sono le nuove tecnologie, irrinunciabile è pure la comunicazione che avviene attraverso la fisicità del corpo narrante e della voce e la speciale gioia e vitalità che ne proviene. Tutte le nuove generazioni hanno bisogno della relazione e del contatto fisico con l’altro, tanto più se la comunicazione passa per tematiche eterne come quelle tramandate dalle fiabe che hanno origine nel profondo della cultura e della psiche umana.
L’eredità di formatrice di Nicoletta Stefanini non è andata persa con la sua scomparsa. Attenta conoscitrice e sostenitrice delle nuove realtà della scena nazionale, ha formato alla lettura ad alta voce generazioni di insegnanti e bibliotecarie col progetto Leggere e ascoltare, con le Biblioteche di Roma e il progetto europeo Nati per Leggere. Eredità raccolta e reinventata da Fiona Sansone, attrice e regista di molti spettacoli di Ruotalibera; da Cora Presezzi e tutta la sua ass. Carta Straccia che spicca nel mondo culturale romano e con cui Ruotalibera ha instaurato un rapporto di collaborazione continuativo; e da un gruppo di giovanissimi lettori/narratori I Novellanti, Tommaso Lombardo, Aurora Reggio e Gabriele Traversa, formati all’importanza della tradizione orale e del racconto ad alta voce da Tiziana Lucattini.